Le Associazioni dei Consumatori Assoutenti, Adusbef, Codacons, Confconsumatori, Casa del consumatore, Ctcu, LEGA CONSUMATORI, Movimento difesa del Cittadino, Associazione utenti servizi radiotelevisivi, unitamente a Legambiente e all’Associazione di Reseller e Trader dell’Energia (A.R.T.E.) hanno presentato al Governo una serie di proposte per fare fronte al caro bollette, ridurre le tariffe in capo a famiglie e imprese, riformando i meccanismi di prezzo e di fiscalità dell’energia, e soprattutto premiare l’efficienza energetica, la ricerca e realizzazione di nuove fonti e gas rinnovabili.

Le associazioni si fanno, dunque, portavoce delle istanze di milioni di famiglie e attività produttive che rischiano di essere stremate dal caro-bollette e di pagare un conto salatissimo che potrebbe raggiungere, entro il 2022, quota 70 miliardi di euro.

Ecco nel dettaglio le proposte:

1) dichiarare per un periodo non inferiore a 12 mesi, lo stato di crisi energetica nazionale, in conseguenza del rischio per il paese dovuto all’aumento delle materie prime energetiche;
2) istituire con urgenza un comitato di esperti indipendenti di alto livello e di rappresentanti delle associazioni, per supportare il Governo con dati scientifici nelle scelte più appropriate per riorganizzare mercato, infrastruttura e tariffe.
3) elaborare interventi urgenti mirati su:

  • riforma del meccanismo di prezzo basato sui costi di produzione;
  • riduzione generale e definitiva della componente parafiscale e soprattutto degli oneri generali di sistema
  • revisione dei meccanismi di sostegno per i casi difficoltà economica;
  • introduzione di un meccanismo di prelievo sugli extra-profitti dovuti dal prezzo marginale, attualmente applicato indifferentemente a chi vende energia fossile e/o rinnovabile, che consentirebbe di recuperare altri 12 miliardi di euro;
  • sospensione del “Capacity Market” fino al superamento dello Stato di crisi energetica” con recupero di altri 2 miliardi di euro;
  • avvio urgente di un piano nazionale di efficienza energetica che coinvolga le imprese, le abitazione, gli edifici e la mobilità pubblica;
  • avvio di un piano di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico e privato, con particolare riguardo alle periferie, massimizzando e rivedendo il sistema di incentivi del settore e valorizzando il superbonus fino al 2030.

 

Lega Consumatori Liguria